lunedì 30 gennaio 2012

Il silenzio dei gatti

La primavera doveva ancora arrivare, quando Tina ci ha lasciato, faceva freddo e Camilla non usciva durante il giorno - come era sua abitudine in estate; trascorreva lunghe ore guardando dalle finestre e credo si domandasse dov'era andata la sua compagna. Da allora io e Camilla siamo diventate grandi amiche, non parliamo ma ci guardiamo in silenzio, lei aumenta il volume delle fusa e io l'accarezzo.
Il primo giorno di sole Camilla è uscita in giardino,  si è allontatata ed è sparita velocemente dietro la siepe; la sera l'ho chiamata a lungo, inutilmente: quella notte non è rientrata.
L'ho trovata, infreddolita e sporca,  la mattina dopo, raggomitolata sulla sedia del giardino. L'ho portata in casa e lei si è diretta lentamente verso la sua cuccia, zoppicando: credo abbia vagato tutta la notte, alla ricerca di Tina. Solo al mattino, rassegnata, sfinita e stanca, ha capito che non l'avrebbe trovata ed è tornata verso casa.
Da quel giorno Camilla esce in giardino e non si allontana più di qualche metro, appena la chiamo arriva. Poi, in casa, sul divano, io e lei ci guardiamo in silenzio e ci comprendiamo, ascolto aumentare il volume delle fusa e la accarezzo.

(Per chi desidera leggere la storia di Camilla e Tina è riassunta da Tuscia, qui)
Tina, 2009, scattata da Rossana Pesenti
Pubblicato da Lei

mercoledì 30 marzo 2011

Tanto so che mi aspettano

Giornata di sole e libertà, sono andata ovunque. Nel nostro giardino, nel giardino del vicino, in quello del vicino del vicino, fino oltre la siepe, nel grande prato. Poi mi sono trovata in un prato infinito, sentivo che loro mi chiamavano. Sentivo che loro mi chiamavano ma io non mi muovevo, sono rimasta ad ascoltare, per ore, il silenzio, il cinguettio sopra di me e il rumore leggero del vento che portava le loro voci. Li amo tanto ma devo restare nel prato infinito. (Tanto so che mi aspettano, in qualsiasi momento, quando decido di tornare, loro sono là, e mi aspettano. Sempre.)
 
24 marzo 2011, Tina ci ha lasciato. Ho riletto questo post dell'anno scorso ed ho immaginato che potesse scriverne ancora uno, per salutarci.
 
pubblicato da Lei

martedì 24 agosto 2010

Nessuno di loro mangia gatte...

-
Come ho avuto modo di dire, sono una gatta solitaria, prudente e timorosa.
Nel corso di lunghe e circospette ispezioni, ho scoperto che la casa è grande, gli inquilini numerosi e - verifica specifica - nessuno di loro mangia gatte.

(Sì, le toccano, le accarezzano, le spazzolano ma non vanno oltre.)

Perciò, nelle ultime settimane, ho ampliato i confini del mio regno: mi accomodo in cucina, ammiro il panorma dalla grande finestra del salotto, mi distendo sul divano, infine ho scoperto un grande e comodo letto, su cui salgo insieme a Camilla (lei emette i suoi Prrrrr...fa le fusa, Prrrrr...può darsi davvero che cerchi di diventare mia amica, in  fondo mangiamo insieme il pane le crocchette da più di due anni...)