domenica 18 luglio 2010

Non abbandoniamo i nostri amici di sempre

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Sì, arriva l'estate.
E dopo i lunghi mesi invernali è giusto desiderare una vacanza.
Libertà, senza impegni, senza il pensiero di dover rientrare a una certa ora.
Libertà, di stare tutta la notte in giro, vagando senza preoccupazioni.
Libertà, senza pensare a loro e alla quotidianità sempre uguale, sveglia e nanna alla stessa ora.
Libertà, di guardare le stelle e di sognare spazi infiniti.

Dunque, libertà, sì.

Ma non dimentichiamoci dei nostri amici di sempre, non abbandoniamoli solo per qualche giorno di libertà. In fondo ci amano, ci aspettano sempre con pazienza, sono fedeli e ci fanno le coccole.
E, guardiamo anche il lato pratico, colmano ogni giorno la nostra ciotola di crocchette deliziose...

pubblicato da Tina

martedì 13 luglio 2010

Una gatta da pelare?

Certe volte loro parlano di noi gatte con poco rispetto.
"Abbiamo una gatta da pelare", dicono. Noi, allibite, ci guardiamo intorno;  loro rincarano la dose "Ci siamo presi una bella gatta da pelare".


Penso alle infinite attenzioni che dedichiamo al nostro morbido pelo, a come e con quale amore lo puliamo, lo lisciamo, lo laviamo: pelare una gatta? ci provino, se ne sono capaci!


Pubblicato da Camilla

lunedì 12 luglio 2010

I brividi mi arrivavano fino alla coda

I brividi mi arrivavano fino alla coda, mentre i fulmini illuminavano il buio e scoppiavano i tuoni. 
Ho vissuto attimi di terrore durante il temporale di ieri, ho trovato il mio rifugio dietro la stampante, tiepida e nera. Lì, al riparo, ascoltavo il soffiare del vento, fuori, che mi riportava il passato; lì, cullata dal fruscio dei fogli che uscivano e dal tepore della ventola, mi sono addormentata e ho sognato una gattina, raccolta sotto la pioggia, bagnata e tremante, portata al caldo avvolta in una coperta di lana.


Pubblicato da Meggie

lunedì 5 luglio 2010

Tutteccose che distinguono una regina

Tina, nera, agile ed elegante, occhi vellutati ma di ghiaccio, non dubita della sua superiorità, lei è la regina. Il primo piattino ricolmo di mousse è per lei, il posto più fresco nelle giornate afose è  suo, come suo è l'angolo più caldo nelle sere fredde. Tina non guarda, valuta; si muove sinuosa e i suoi baffetti altezzosi diffondono disprezzo per tutti, me compresa. Esce in giardino con noi, ma sta sempre un poco distante e quando riposa, distesa nell'erba alta, ignora il mondo circostante.

Io, invece, passo il mio tempo divertendomi, rincorro lucertole, cerco di acchiappare mosconi, gioco a palla con le chiocciole, tutteccose che una regina non fa. Non sono particolarmente attenta a quello che accade: oggi, inseguendo una lucertola, mi sono trovata di fronte a un muso di cane, enorme. Sola, con il sangue ghiacciato e trasformata dal mio pelo in una enorme palla, ho tentato un "miao" poco convinto. Una zampa nera, velocissima, è scattata davanti a me e lui si è allontanato; al mio fianco Tina, immobile, mi guardava: nera, agile ed elegante, tutteccose che distinguono una regina.

pubblicato da Tuscia

Corri, Meggie, corri!

Ero abituata al mio rifugio, un buco buio dal quale uscivo, a tarda sera, alla ricerca di un poco di cibo. Correvo nel buio, inseguita da mille ombre. "Corri, Meggie, corri!" mi dicevo per farmi coraggio. In fondo alla strada c'era una cancellata: la attraversavo e, sotto il grande albero, c'era  il cartoccio con le crocchette, lasciato là per noi. Lo trovavo ricolmo, nei giorni fortunati, lo scoprivo semivuoto, se era passata prima un'affamata come me. Mangiavo in fretta, guardandomi intorno, nel timore di sgradevoli sorprese. Poi, sempre in fretta, tornavo al mio rifugio, il mio buco buio. "Corri, Meggie, corri!" mi ripetevo fino a quando vi entravo, salva.

Ora, tutti  i giorni, trovo la mia ciotola  piena e ho imparato a non mangiare in fretta, anche se mi guardo sempre intorno. Non ho più il mio buco buio ma mi ripeto ancora "Corri, Meggie, corri!"...e allora corro.

pubblicato da Meggie

sabato 3 luglio 2010

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.

Una gatta che non sa fare le fusa è un caso estremamente grave e merita un approfondimento.
Noi facciamo le fusa quando siamo felici e quando siamo infelici, quando stiamo bene e quando stiamo male; le facciamo quando vogliamo giocare e quando vogliamo comunicare, insomma è il nostro modo di socializzare.

Meggie non fa le fusa, mai, quindi non è felice ma neanche infelice, non sta bene ma nemmeno male. Forse sta sospesa in un limbo.

Negli ultimi tempi, tutte le sere mi accomodo nella scatola più comoda di fronte al divano dove lei sta distesa e lì resto, per ore; ogni tanto faccio le fusa, nella speranza che impari.
("Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio"  Meggie, sospettosa, si limita a guardarmi)

Pubblicato da Camilla

giovedì 1 luglio 2010

So che è solo un ricordo

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So che molti non ci credono, ma anche i gatti ricordano.

Anche se vagamente, io ricordo gatta-mamma; ricordo un mondo caldo intorno a me e, fuori, il rumore del vento che muoveva le foglie; ricordo che, con le mie zampe, premevo contro di lei per estrarre più agevolmente il suo latte; ricordo la morbidezza e il colore  bianco-grigio del suo pelo; ricordo le spinte che mi dava per insegnarmi a zampettare nell'erba. Ricordo anche il suono del suo richiamo.

Mi sembra qualche volta di sentirlo, quando i lunghi pomeriggi estivi volgono al termine e scende la sera, ma resto immobile, perchè so che è solo un ricordo.

pubblicato da Tuscia