martedì 24 agosto 2010

Nessuno di loro mangia gatte...

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Come ho avuto modo di dire, sono una gatta solitaria, prudente e timorosa.
Nel corso di lunghe e circospette ispezioni, ho scoperto che la casa è grande, gli inquilini numerosi e - verifica specifica - nessuno di loro mangia gatte.

(Sì, le toccano, le accarezzano, le spazzolano ma non vanno oltre.)

Perciò, nelle ultime settimane, ho ampliato i confini del mio regno: mi accomodo in cucina, ammiro il panorma dalla grande finestra del salotto, mi distendo sul divano, infine ho scoperto un grande e comodo letto, su cui salgo insieme a Camilla (lei emette i suoi Prrrrr...fa le fusa, Prrrrr...può darsi davvero che cerchi di diventare mia amica, in  fondo mangiamo insieme il pane le crocchette da più di due anni...)

lunedì 23 agosto 2010

Ecchepalle, Meggie!

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Ormai Meggie è al centro del mondo, loro parlano solo di lei, guardano solo lei. Questo accade perchè sta imparando a socializzare. E noi, allora, che socializziamo tutti i giorni, tutto il giorno? Noi, che li coccoliamo nel letto o sul divano? Noi, che facciamo le fusa? Per mesi Meggie non si è vista, ora è ovunque. Il suo sguardo si è fatto attento - quasi per controllare tutto - non si sposta più pancia rasoterra e accostata ai muri - come faceva fino a poco tempo fa - e si muove agile da una stanza all'altra.
Ogni momento si sente: "Guardaaa, la Meggie...Meggie di qua...Meggie di là...Ohh, c'è la Meggie...Meggie di su...Meggie di giù..."
"Ecchepalle, Meggie!"

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pubblicato da Tuscia

giovedì 5 agosto 2010

Questa sera si miagola a soggetto

Una delle nostre specialità è miagolare: quel tipico “miao” che tutti conoscete è un sofisticato suono che emettiamo in modo differente e che usiamo per comunicare e socializzare.
Parentesi - noi felini non siamo essere particolarmente socievoli - chiusa parentesi.

E finalmente, dopo lunghi mesi di silenzio,  negli ultimi tempi ascoltiamo anche la voce di Meggie: succede quando lei chiude la porta della stanza dove Meggie si trova ed inizia a chiamarla "...vieni che ti coccolo...vieni che ti spazzolo".  Ecco, proprio a questo punto Meggie, secondo un copione che si ripete ogni sera, emette un suono prolungato, timoroso ma di protesta. Lo ripete molte volte, ascoltandosi, infine si accomoda sul letto e si lascia coccolare e spazzolare, felice e contenta.
Vedo che stai imparando, gatta Meggie!

pubblicato da Camilla

lunedì 2 agosto 2010

Sostiene Camilla

Sostiene Camilla di averla conosciuta in un giorno d'estate. Una magnifica giornata d'estate, soleggiata e ventilata, e la Brianza sfavillava. Pare che Camilla stesse in terrazzo, non sapeva che fare, loro erano in ferie e lei si trovava nell'imbarazzo di trascorrere il pomeriggio dormendo sul cuscino o riposare sull'amaca, quando la vide arrivare, nera, elegante e flessuosa. Tina entrò così nella sua vita, con una morbida zampata, la stessa mossa con cui in seguito l'avrebbe allontanata ogni volta che avesse cercato di avvicinarla troppo.
Sostiene Camilla di averla  protetta dai pericoli, di averle sempre riservato il primo boccone e di averla scaldata nelle notti gelide.

Anche adesso, quando scende la sera, Camilla attende, testarda e paziente, guardando lontano, fino a quando Tina arriva, nera, elegante e flessuosa; allora le si avvicina veloce per ricevere una morbida zampata. Poi, insieme, rientrano.

Pubblicato da Tuscia

domenica 1 agosto 2010

Dove osano le gatte

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Non so da voi, ma là, fuori, c'è un tripudio di rumori: uccellini che cantano, cani che abbaiano, lucertole che corrono, mosconi ed api che ronzano e volano sui fiori. Là fuori, dove osano le gatte.
Io le spio dalla finestra: Tina, Camilla e Tuscia se ne stanno stese al sole, qualche volta attraversano il giardino e scompaiono nel grande prato, dietro le siepi. Io resto dentro la casa, da qui non sono mai uscita (tanto tempo fa anch'io ero fuori, sempre).

Là fuori, la sera c'è il silenzio e il buio e io guardo la notte dalla finestra: non c'è la luna stasera, ma è pieno di stelle. Le stesse stelle che c'erano tanto tempo fa. Sono bellissime e ne cade qualcuna, ogni tanto, ma io non devo più esprimere un desiderio perchè il mio si è già avverato.
(ma ci devo pensare perchè, forse, uno piccolo  lo avrei: imparare a fare le fusa)

pubblicato da Meggie